Il successo riscosso dal precedente articolo ci ha spinto a continuare il nostro percorso nella pasticceria napoletana attraverso un altro grande classico tra le leccornìe natalizie, il Roccocò napoletano.
Il roccocò è da sempre il dolce che chiude il pranzo delle famiglie napoletane in occasione dell’8 dicembre, giorno dedicato all’ Immacolata Concezione, e che accompagna le tavole natalizie per l’intero periodo delle festività.
La storia ci ricorda che la sua preparazione più antica risale all’anno 1320 a cura delle monache del Real Convento della Maddalena. Il suo nome particolare roccocò, mutuato dal francese “rocaille“, è suggerito dal suo stile barocco e la tipica forma tondeggiante simile ad una conchiglia arrotondata.
C’è chi pensa che la sua preparazione non sia poi cosi semplice perché all’ esterno devono essere croccanti ma non duri e nel contempo morbidi all’ interno. Decisiva è a quanto pare la cottura che se sbagliata, infatti, potrebbe restituire dei biscotti immangiabili perché duri, penalizzando in pratica chi purtroppo non ha una buona dentatura.
Anche stavolta, come la precedente, l’intento è di farvi preparare in casa i dolci della tradizione per rendervi grandi protagonisti agli occhi dei vostri commensali che sicuramente gradiranno un prodotto fatto in casa ad uno industriale. E per farvi fare bella figura anche stavolta ci siamo affidati un un maestro pasticciere dell’Associazione Pasticcieri Napoletani, Sabatino Sirica, classe 1941 di origini sarnesi e titolare della pasticceria Sirica di San Giorgio a Cremano.
Durante la preparazione un ingrediente importante è ascoltare DIVINA CHRISTMAS EDITION la musica delle festività by DIVINA FM la radio in Campania dal 1977.
[La Redazione Centrale]